Il rompighiaccio che salvò i naufraghi della “tenda rossa”.
Il rompighiaccio Krassin fu una delle navi più famose della flotta russa. Ebbe una carriera costellata di episodi ricchi di interesse, prendendo parte ad operazioni militari, a spedizioni scientifiche, ma anche a quella che sarebbe stata la prima operazione di salvataggio internazionale, ovvero il recupero di alcuni dei sopravvissuti dell'equipaggio del dirigibile Italia, precipitato sulla banchisa polare durante il rientro dalla spedizione al Polo Nord guidata da Umberto Nobile.
La nave, varata nel 1916, è rimasta operativa nella flotta russa fino al 1972, e successivamente ha servito come nave di ricerca per il Ministero della Geologia fino al 1992. Attualmente è ancorata a San Pietroburgo, lungo le rive della Neva, ed è diventata un museo.
Cronologia dell’impresa del rompighiaccio “Krassin”,
per la ricerca e salvataggio dei superstiti del dirigibile “Italia”
3 Giugno 1928 - h 19:30 – Un giovane radioamatore russo, Andrei Schmidt, da uno sperduto villaggio della provincia della Dvina Settentrionale, con una radio ad onde corte auto-costruita, riesce a captare la richiesta di soccorso dei naufraghi del dirigibile Italia.
9 Giugno - Il governo italiano fa un appello alle autorità sovietiche per l’invio di un rompighiaccio in soccorso dei naufraghi.
11 Giugno - L’Ammiragliato sovietico dà ordine di preparare il "Krassin", alla fonda sul fiume Neva a Leningrado
12 Giugno - R.Samoylovich è nominato capo della spedizione. Si comincia il caricamento del carbone necessario ai propulsori della nave.
15 Giugno - Il "Krassin" salpa da San Pietroburgo alla volta di Kronstadt, per ricostituire le scorte di acqua dolce e per il calcolo di deviazione della bussola.
16 Giugno - Inizio dello storico viaggio. La preparazione della nave, il carico di combustibile, di vettovaglie, di equipaggiamenti, la chiamata e formazione dell’equipaggio, tutto questo è stato realizzato in soli 4 giorni, 16 ore e 13 minuti !
24 Giugno - Il "Krassin" arriva a Bergen per ricostituire le scorte di carbone.
27 Giugno - Il "Krassin" conclude la circumnavigazione della costa norvegese e si inoltra nel Mare Artico in direzione delle Svalbard
29 Giugno - Il "Krassin" è in vista delle Svalbard e comincia una rotta a nord-est.
30 Giugno - Lo spessore del ghiaccio aumenta: in quattro ore il Krassin riesce a percorrere solo 9 miglia.
2 Luglio - Le macchine del "Krassin" sono in stallo a causa dell'impossibilità di procedere ulteriormente verso Est
3 Luglio - La distanza tra il "Krassin" e "la tenda rossa" è di 70 miglia, ma il ghiaccio è invalicabile, tanto da rompere le pale di un’elica e il timone. Il rompighiaccio è costretto a fermare i motori
6 Luglio - Il rompighiaccio manovra per accostarsi ad un banco di ghiaccio in grado di far decollare e atterrare l'aereo che ha a bordo. Ci vogliono 4 ore di macchine a tutta forza per aprire un canale di 1,5 km fino al pack.
8 Luglio - Si effettua un primo volo di prova, ma gli sci dell’aereo si danneggiano
9 Luglio - Si ripara l’aeromobile, mentre persiste il banco di nebbia
10 Luglio - L’aereo di soccorso decolla. Avvista il gruppo Malmgren, composto da tre uomini che si erano allontanati dalla tenda rossa per cercare di raggiungere a piedi la terraferma, ma l'aereo russo è costretto ad un atterraggio di emergenza.
11 Luglio - Il "Krassin" avvia i motori a tutta forza, in direzione del gruppo Malmgren
12 Luglio - Il "Krassin" avvista Zappa e Mariano su un lastrone di ghiaccio e li recupera a bordo. Gli italiani informano dell’avvenuta morte di Malmgren. Un radiogramma dalla nave appoggio italiana informa che i superstiti del dirigibile sono a una decina di km dalla nave. Il Krassin accosta al lastrone di ghiaccio su cui sono i cinque italiani sopravvissuti. Si compie il recupero di persone e cose.
14 -16 Luglio - Il "Krassin" inizia la rotta di rientro e recupera l’aereo russo.
19-24 Luglio - Il "Krassin" è nella baia di Kings Bay. Si ispezionano i danni e si decide di attraccare in Norvegia per le riparazioni, prima di ripartire alla ricerca dei dispersi volati via col dirigibile, e alla ricerca di Amundsen, sparito durante un volo di ricognizione.
25 Luglio - Il "Krassin" salpa da Kings Bay. Viene captato un SOS dalla nave passeggeri tedesca "Monte Cervantes" che ha impattato un lastrone di ghiaccio e rischia l’affondamento. Il "Krassin" accorre in soccorso
26 Luglio/5 Agosto - Il “Krassin” pompa l’acqua penetrata nelle falle del "Monte Cervantes" e lo scorta fino ad Hammerfest (Norvegia).
5-23 Agosto - Il “Krassin” raggiunge il porto di Stavanger e vi rimane per le necessarie riparazioni
24 Agosto - Inizio del secondo viaggio, con circumnavigazione delle Spitsbergen e navigazione fino alla Terra di Francesco Giuseppe. Né i resti del dirigibile "Italia" né Amundsen sono stati trovati.
23 Settembre - Arriva l’ordine di rientro (le altre nazioni hanno cessato le ricerche già dall’11 settembre).
5 Ottobre 1928 - Il ritorno trionfale del rompighiaccio "Krassin" a Leningrado.
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