26 mag 2016

La nostra settima Land: vietata ai superstiziosi





















E' il Dicembre 1990; siamo nel Sahara e mostriamo con orgoglio la nostra nuova
One-Ten Turbodiesel, di colore rosso fiammante. Ma i nostri amici Touareg scuotono il capo: il rosso non è un coloro beneaugurante, secondo loro.  Noi non siamo superstiziosi, ma in quel viaggio abbiamo inanellato una serie incredibile di inconvenienti, che qui riassumo sommariamente (ma meriteranno un post a parte).
1° problema.  Nel sud-est dell'Algeria stiamo seguendo una pista lungo l'oleodotto, pur sapendo che è vietata. Ad una sosta Giovanni controlla il motore e con orrore scopre un gatto nero morto, che era andato ad infilarsi nella ventola. Estrae la carcassa, si gira, ed ecco apparire una Toyota della Polizia Algerina........
2° problema. Arrivati a Djanet andiamo a vedere un famoso graffito: "la vache qui pleure", che si trova al di là di alcune dune. E' sera e con il sole negli occhi Giovanni non vede il cordone verticale di una duna. La macchina si impenna e ci ribaltiamo.......
3° problema. E' il 17 gennaio 1991 e scoppia la prima Guerra del Golfo. Noi siamo nel profondo Sud dell'Algeria, la macchina è incidentata, ma il peggio è che l'umore degli algerini è mutato radicalmente. Non ci resta che abbandonare il mezzo, prendere il primo aereo e tornare in Italia.....
4° problema. Alcuni mesi dopo, un amico Touareg riesce a riportarci la Land a Marsiglia. Ma al momento dello sbarco sia lui che noi veniamo fermati dalla polizia francese perché sospettati di contrabbando di droga.....
Il bello è che tutti questi inconvenienti alla fine si sono risolti positivamente, a riprova che il malocchio non esiste.

Nessun commento:

Posta un commento