8 lug 2016

SLOVACCHIA: cose da vedere

Ecco una mini-guida delle cose che abbiamo visto nel nostro viaggio in Slovacchia

Bratislava
Bratislava è la capitale della Slovacchia. Con una popolazione di circa 490.000 abitanti è anche la sua città più grande.
Il nome attuale risale al 1919, mentre precedentemente veniva chiama Presporok, o Pressburg, in tedesco.

Bratislava è una città in trasformazione in seguito alla crescita economica del Paese ed al suo ingresso nell'area euro. La storia della città è legata alle nazionalità che vi hanno vissuto: slovacchi, cechi, tedeschi e ungheresi.
Il primo insediamento nel territorio di Bratislava è datato al 5000 a.C., nell'era neolitica. Intorno al 200 a.C. la tribù celtica dei Boii fondò il primo insediamento significativo. La regione cadde sotto l'influenza dei Romani dal I al IV secolo. Una città romana chiamata Gerulata era posizionata ove ora c'è Rusovce, nella zona sud di Bratislava. I romani introdussero la coltivazione della vite e quindi cominciarono la tradizione della viticoltura, giunta sino ai giorni nostri e tuttora presente.
Gli Slavi arrivarono dopo il V ed il VI secolo. Nel X secolo la città divenne parte dell'Ungheria. Il Regno d'Ungheria fu sconfitto dall'impero Ottomano nella battaglia di Mohács nel 1526. A causa dell'avanzata turca nel territorio ungherese, Bratislava fu designata capitale dell'Ungheria nel 1536, diventando parte della monarchia Asburgica e dando inizio ad una nuova era. Dal 1536 al 1830 undici re e regine furono incoronati nella cattedrale di San Martino. Il XVII secolo fu segnato da disordini antiasburgici, lotte contro i Turchi, inondazioni, pestilenze.
Nel XVIII secolo fiorì il regno di Maria Teresa d'Austria, che la trasformò nella più grande e importante città del territorio corrispondente all'unione dei territori dell'attuale Slovacchia e Ungheria. La città iniziò a perdere la sua importanza con il regno del figlio di Maria Teresa: Giuseppe II. Nel XVIII secolo la città divenne centro del movimento nazionale slovacco.
Dal 1919 la città divenne parte della Cecoslovacchia; il 14 marzo 1938 venne dichiarata la Repubblica slovacca con Bratislava come capitale. Nel 1945 la Cecoslovacchia venne ricostituita, gli abitanti tedeschi di Bratislava espulsi e molti ungheresi evacuati in Ungheria; la città divenne prevalentemente slovacca. Nel 1968 la Cecoslovacchia divenne una federazione e Bratislava fu la capitale della Repubblica Socialista Slovacca.
Dopo la scissione della Cecoslovacchia, il 1º gennaio 1993 Bratislava divenne la capitale della Repubblica Slovacca.
Edifici di Bratislava
Castelli: Castello di Bratislava; Castello di Devin
Chiese: Cattedrale di San Martino; Chiesa di Santa Elisabetta (chiesa blu); Chiesa della Trinità
Palazzi: Palazzo Grassalkovich; villa Rusovce; Palazzo Palffy; Palazzo Primaziale; Casa del Buon Pastore
Piazze e porte: Piazza Prindipale (Hlavné nàmestie); Piazza Hviezdoslav (Hviezdoslavovo nàmestie); Porta di San Michele (Michalskà bràna)
Le statue
Cumil, il simpatico ficcanaso
Forse, la statua più amata in città è Cumil, anche detto il Guardone, lo strano ometto che fa capolino da un tombino all'angolo tra via Panská e via Laurinská. Sebbene non sia dato saper con certezza se Cumil abbia appena finito di pulire la fogna, se si sta nascondendo, oppure sbirci sotto le gonne, sta di fatto che l'insolita scultura è sicuramente una delle più divertenti e che molti non rinunciano ad una foto sulla sua testa. A tal proposito va detto che più di una volta il povero Cumil è stato decapitato a causa di automobilisti imprudenti tanto che si è reso necessario porre un cartello stradale per segnalare la strana presenza.
Il soldato che ricorda Napoleone e il bell'Ignazio
Con gli avambracci appoggiati su una panchina in Hlavné námestie, un soldato napoleonico invece, osserva la gente che passa di giorno e di notte nella bella piazza cittadina in attesa forse, che qualcuno sieda alla sua panchina e gli faccia un po' di compagnia.
Sul marciapiede di Rybárska brána, c'è un uomo dall'aria elegante, con il cappello a cilindro nella mano, che rende omaggio ai passanti che incrociano il suo cammino. E' opinione diffusa che Schone Naci, anche conosciuto come Bell'Ignazio, raffiguri un gentiluomo realmente vissuto a Bratislava nei primi anni del XX sec. il quale, a causa di un amore non corrisposto, avrebbe perso la testa. Benché molto povero, Ignac era sempre elegantissimo e quando camminava per le strade della città salutava cortesemente i signori e  faceva un inchino alle signore.
Lo schernitore, Handersen e altri
Un altro personaggio che desta grande curiosità è lo Schernitore, il piccolo uomo che guarda ridendo dall'abbaino di una casa in via Panska. Per alcuni, la strana figura se ne sta nascosta per spiare e prendere in giro i malcapitati passanti; per altri, invece, il singolare esserino si sarebbe affacciato alla finestra in tutta fretta per guardare la festa dell'incoronazione. Se passeggiate in piazza Hviezdoslavovo, potrete imbattervi nella bella statua di H. C. Andersen raffigurato con un cappello in mano, una lumaca vicino ai piedi e con un piccolo bambino con in testa un cappello cilindrico sulla spalla sinistra. Il famoso autore di fiabe si fermò a Bratislava dove, per una serie di circostanze  nacque la "Piccola Fiammiferaia".
Ancora tante sono le sculture disseminate per il centro cittadino come il Barone di Munchausen su una palla di cannone sulla facciata del palazzo al Barbaron in Obchodna ul. 31; la ragazza con la mela e l'uomo che guarda l'orologio ; il soldato nella guardiola (in prossimità del soldato napoleonico); le due donne vicino la cassetta postale: una seduta sopra la cassetta postale e l'altra seduta su uno skateboard, con lo sguardo rivolto verso l'alto (via Poštová).
La Chiesa blu
La chiesa di Santa Elisabetta (Kostol svätej Alžbety in slovacco), conosciuta come chiesa Blu (Modrý kostolík), per il colore che la caratterizza, è un luogo di culto cattolico di Bratislava, situata nella zona orientale della Città Vecchia. Il tempio è dedicato a Elisabetta d'Ungheria, figlia di Andrea II d'Ungheria, cresciuta nel castello di Bratislava.
La chiesa venne edificata in stile Art Nouveau a partire dal 1907, su progetto dell'architetto ungherese Ödön Lechner. Esternamente è presente un campanile cilindrico alto circa 36 metri, sormontato da una cupola. Si trovano anche diversi richiami al romanico e all'arte bizantina, nei portali e nei mosaici che ornano l'esterno.


         cose interessanti nel resto della Slovacchia

Chiesa di San Michele Arcangelo (Dražovce)
La chiesa di San Michele Arcangelo è situata sull'apice della collina a ridosso di Dražovce, parte dell'agglomerato urbano di Nitra.
È una chiesa del dodicesimo secolo di tipo romano a navata unica terminante con un apside a semicerchio. È stata ristrutturata alla fine del ventesimo secolo.
L'immagine della chiesa è stata immortalata nella banconota di 50 corone slovacche in corso dal 1993 al 2009.
La leggenda vuole che un giorno un pastore, che pascolava il suo gregge nei dintorni, sentì una musica proveniente dalla chiesa e vi entrò. All'interno vide la Vergine Maria che indicava tristemente lo stato decadente delle pareti e del soffitto della casa del Signore. Gli abitanti del villaggio allora si resero conto dello stato di abbandono in cui lasciarono la chiesa. Subito si misero al lavoro per riportarla al suo antico splendore e da allora regolarmente se ne occupano.

Castello di Bojnice
Uno dei castelli più suggestivi della Slovacchia è senza ombra di dubbio il Castello di Bojnice. L’imponente struttura medievale presenta elementi sia gotici che rinascimentali in un perfetto connubio per uno scenario da fiaba tanto da essere scelto per le riprese di Fantaghirò.
Conosciuto sin dal 1113, le sue pareti si modellano al terreno roccioso su cui è stato edificato a partire da una prima struttura in legno. E’stato più volte acquistato da nobili famiglie che gli hanno imposto ogni volta il proprio gusto artistico. La foggia attuale, dal sapore tutto francese visto che richiama i castelli sulla Loira, è dovuta alla profonda e complessa ricostruzione voluta dal conte Palffy, grande collezionista di antiquariato, opere d’arte, sculture e arazzi, a fine ottocento.
Nel 1950 un incendio si sviluppò nella struttura che ne uscì dilaniata: fu il governo slovacco a mettere mano al portafogli per restituirgli il suo antico splendore e trasformarlo in un museo. Il castello è famoso anche per il Festival Internazionale di fantasmi e spiriti e il festival di musica estivo.
Il castello è aperto dalle 09.00 alle 17.00 ed è chiuso il lunedì.

Cicmany
Ricordate la casetta della strega cattiva nella favola di Hansel e Gretel, quella fatta di pane, col tetto di focaccia e le finestre di zucchero? Ebbene, se volete sentirvi per un giorno come i personaggi dei fratelli Grimm, andate a Cicmany, un paese incantato della Slovacchia nord-occidentale, nella regione di Zilina. Questo paese, primo al mondo a essere dichiarato – nel 1977 – “riserva di architettura popolare” è caratterizzato da 110 casette in legno scuro decorate con fiori, cuori e greche rigorosamente bianchi che sembrano veri e propri ricami! Probabilmente la ragione di queste decorazioni deve essere ricercata nel potere della calce di preservare il più a lungo possibile la buona tenuta del legno ma ancora oggi non vi è certezza sulla insolita tradizione. I motivi dipinti sulle case sono gli stessi che compaiono sui costumi tipici, in un’indissolubile continuità della tradizione più antica.

Rajecka Lesna
Il paese di Rajecka Lesna è conosciuto per il suo presepe. Si chiama il Presepe Slovacco ed è completamente intagliato nel legno. E' il più grande presepio ligneo mobile in Slovacchia (le misure 8,5 x 2,5 m). L'autore del presepe è il maestro Jozef Pekara da Rajecke Teplice, al quale sono occorsi 15 anni per creare questa opera. Accanto alle scene della bibbia, l'autore ha immesso le scene della vita quotidiana del popolo slovacco, le tradizioni popolari, i costumi nazionali, abitudini e mestieri. Parte delle statue sono in movimento. Oltre alle persone, sono raffigurate quasi tutte le località slovacche, dalle più grandi città ai monumenti storico-culturali più importanti.

Starà Bystrica
Starà Bystrica è un villaggio di 2.700 abitanti, noto per il suo Orologio Cosmico, costruito nel 2009. La forma dell’orologio rappresenta la silouhette della Madonna Addolorata, patrona della Slovacchia. L’edificio è decorato con statue di importanti personaggi slovacchi. Altre statue, questa volta di santi, appaiono dall’orologio allo scoccare di ogni ora. La colonna dell’orologio ospita anche un astrolabio con le fasi del sole e della luna. L’orologio è controllato da un software satellitare ed è perciò di una precisione assoluta.

Vlkolínec
Il villaggio di Vlkolínec è inserito nel sito nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Non si tratta  di un museo a cielo aperto, ma di un paese con le case ancora abitate. Consta di 45 case in legno, la maggior parte composte di due-tre stanze. Si tratta della serie meglio conservata e più completa di edifici tradizionali nella Repubblica Slovacca. La storia dell’abitato risale almeno al XIV secolo. Vlkolinec ha visto il suo maggior splendore nel ‘700, quando contava 280 abitanti, mentre oggi vivono in loco appena una ventina di persone. Le case sono costruite di pareti di tronchi su basamenti in pietra, le pareti rivestite con argilla e imbiancate o dipinte di blu.
La caratteristica dominante del paese è un tipico campanile in legno del 1770, mentre l’annessa Chiesa della Beata Vergine Maria, in pietra, risale al 1875.

Sito celtico di Havranok  49°6 '15 0,878"N  19°28'51,572" E
Havranok è un sito archeologico che dimostra la presenza dei Celti nella regione di Liptov tra il 4° e il 1° secolo A.C. e cioè nell’Età del Ferro. L’ampiezza del sito suggerisce che si trattasse di un insediamento di primaria importanza, data la grande quantità di strumenti, stoviglie e gioielli rinvenuti in loco, oltre ai resti di muri difensivi, abitazioni e luoghi di culto druidi.  Il luogo è stato oggetto di una ricostruzione ed è diventato un museo all’aperto.

Castello di Spis  48°59'55.3"N 20°46'12.8"E
A 634 metri sul livello del mare, arroccato su una roccia calcarea, il Castello di Spis domina il panorama circostante. Costruito su un’area di 4 ettari, è il più grande castello dell’Europa centrale ed è patrimonio Unesco.
Posto su un sito abitato già nel 5° millennio a.C., e che già all’epoca della Grande Moravia (IV° secolo) ospitava un insediamento fortificato, la costruzione del castello risale ai primi anni del XII° secolo, e il suo più antico riferimento scritto è del 1120. All’inizio si trattava di una fortezza di confine sulla frontiera settentrionale di un precoce stato feudale ungherese. Successivamente, il castello divenne la sede del governo della regione di Spiš per molti secoli.
Rifatto nella prima metà del XIII° secolo per resistere alle incursioni dei Tatari da oriente, venne di nuovo ripristinato nel secolo successivo in forme gotiche dopo una parziale distruzione. Nella seconda metà del XV° secolo il castello fu completamente ricostruito dal nuovo proprietario Štefan Zapolsky, con l‘intenzione di erigere una maestosa residenza aristocratica. Sua l’idea di costruire nell’area del castello un palazzo, una sala dei cavalieri e la cappella di Santa Elisabetta. Suo figlio Ján, futuro re d’Ungheria, nacque in questo castello. Gli ultimi lavori al castello superiore furono eseguito agli ordini delle famiglie Thurzo e Csáky. Nel 1780 l’area fu distrutta da un incendio e il castello poco a poco cadde in rovina. Il decadimento totale fu evitato soltanto grazie ad importanti lavori di restauro che dal 1970 preservarono le mura e le costruzioni minacciate dalla instabilità della sua base rocciosa.
Oggi il castello ospita le collezioni del Museo di Spiš (Spišské Múzeum) che documentano la sua storia, e mettono in mostra documenti, armi medievali e strumenti della giurisdizione feudale. Sono poi da ammirare in tutta la loro imponenza le maestose mura del castello.
Ai piedi del castello c’è un altro sito interessante: Spišská Kapitula, una cittadella ecclesiastica in eccellente stato di conservazione. La cittadella comprende la cattedrale di San Martino, un ex monastero e un'unica strada, tutti risalenti al Medioevo, e circondati dalle mura cittadine. Spišská Kapitula è stata visitata da papa Giovanni Paolo II nel 1995.

Bardejov
Bardejov è una città della Slovacchia, capoluogo del distretto omonimo, nella regione di Prešov. Abitanti 33.500.La città termale, citata la prima volta nel 1241, vanta numerosi monumenti culturali all'interno del centro storico di epoca medievale, perfettamente conservato. La città è uno dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Il nome della città deriva dalla parola ungherese "bárd" (spaccare), che indicava la quantità di terreno che un uomo poteva arare in un giorno.
Il territorio dell'odierna Bardejov ha attirato coloni fin dall'età della Pietra. Il primo scritto che parla della città risale al 1240. La città venne fortificata nel XIV secolo, e divenne un nodo commerciale con la Polonia. Bardejov si guadagnò lo status di città reale nel 1376, ed in seguito divenne libera città imperiale. L'età d'oro di Bardejov terminò nel sedicesimo secolo, quando molte guerre, pandemie e altre catastrofi colpirono lo stato.
Bardejov è dominata dalla chiesa monumentale di Sant'Egidio, citata per la prima volta nel 1247. Si tratta di una basilica composta da tre navate e numerose cappelle, e completata nel XV secolo. Contiene undici altari in stile gotico dipinti. La piazza centrale (slovacco: Radničné námestie), che in passato fu un mercato medievale, è ora circondata da case in stile gotico e rinascimentale. Uno degli edifici più importanti è il municipio, costruito nel 1505. La parte inferiore venne eretta in stile gotico, mentre quella superiore è rinascimentale. Il sistema di fortificazioni risale al XIV e XV secolo, ed è stato inserito nello European Fund of Cultural Heritage come uno dei più elaborati e meglio conservati della Slovacchia.
Bardejov è anche un'importante stazione termale. Le fonti di acqua minerale terapeutica aiutano le persone che necessitano di cure oncologiche, di circolazione e digestione. Il vecchio complesso termale, non distante dal centro di Bardejov, ospita anche un museo di architettura popolare.

Chiese in legno dei Carpazi
Il patrimonio è composto da otto diverse chiese realizzate in legno strutturale: due cattoliche romane, tre greco-ortodosse e tre protestanti. Tutti questi edifici sono stati costruiti tra il XVI ed il XVIII secolo. I loro interni sono ornati da murales dipinti su muri e soffitti, oltre che da altre opere d'arte.
Questa è la posizione geografica di alcune delle chiese

Leštiny 49°11'21.8"N 19°20'57.9"E
Evanjeliky Dreveni – Chiesa articolare evangelica
La chiesa e il campanile in legno risalgono al 1688. La decorazione degli interni, riccamente dipinti, è dei secoli XVII° e XVIII°. Pare che anche Ludwig van Beethoven abbia visitato la chiesa. Per inciso, Beethoven ha soggiornato in Slovacchia anche nella villa padronale della famiglia Brunsvick-Chotek a Dolná Krupá, vicino a Trnava, che oggi funge da Museo Nazionale della Musica. Qui, nella dependance accanto alla villa e a fianco di un grande giardino di 17 ettari dove esisteva al tempo uno dei più ricchi roseti d’Europa, Beethoven scrisse la celeberrima sonata “Al chiaro di luna”.

Tvrdošín  49°20′10″N 19°33′30″E
Kostol všetkých svatých - Chiesa di rito cattolico romano
L’edificio, che è situato nel cimitero locale, è originario della seconda metà del XV° secolo e fu modificato in stile rinascimentale nel XVII° secolo. L’altare barocco con la rappresentazione di Tutti i Santi, pittura che domina l’interno della chiesa, è della fine del XVII° secolo. Si preservano in un’ala dell’abside affreschi precedenti in stile gotico. L’interno della chiesa fu terminato a metà del XVII° secolo. I meravigliosi dipinti della cupola completano il misticismo gotico della chiesa, nella quale sono custoditi anche altri oggetti di valore storico-artistico.

Kežmarok 49°07'59.6"N 20°25'43.4"E
Kostol sv. Trojice - Chiesa articolare di rito evangelico-luterano
Questo è uno degli edifici lignei sacri meglio conservati in Slovacchia e con interni affascinanti, anch’essi completamente in legno. Di grande valore artistico è l’organo con tubi di legno costruito tra il 1717 e il 1720. I dipinti del soffitto, iniziati nel 1717, sono stati continuati per diversi decenni. La chiesa è stata costruita nel 1717. Questo unico edificio in legno di tasso e abete rosso, con struttura a croce greca, è stato costruito senza l’utilizzo di un singolo chiodo o componente metallico. La chiesa è larga 30 metri, lunga 34 e alta 20. Può contenere più di 1500 fedeli.

Hervartov 49°14′50″N 21°12′15″E
Kostol sv. Františka z Assisi - Chiesa di rito cattolico romano
Costruita alla fine del XV° secolo (probabilmente tra il 1499 e il 1500), è la chiesa in legno più antica e meglio conservata in Slovacchia. Le immagini gotiche e le pitture murali del 1655 e 1805 sono le parti più preziose del suo interno. La sua struttura è alta ma stretta, inusuale per una chiesa in legno. Il pavimento è realizzato in pietra, a differenza della maggior parte delle chiese in legno ove solitamente è ligneo.
Rari affreschi sono stati aggiunti nel 1665 durante il periodo della Riforma. L’altare maggiore è stato fatto tra il 1460 e il 1470 .

Ladomirová 49°19′42″N 21°37′35″E
Chiesa greco-cattolica di San Michele Arcangelo - Chrám svätého Michala Archanjela
La chiesa fu costruita con il suo campanile nel 1742, senza l’utilizzo di un solo chiodo. È suddivisa in tre ambienti. L’edificio sacro ha fondamentalmente lo stesso disegno di quello in Bodružal. Nel livello principale dell’iconostasi sono le icone di San Nicola, Theotokos Hodigetrie, Gesù Cristo Maestro e San Michele Arcangelo. Al secondo livello le icone delle principali feste religiose e in mezzo è l’icona dell’Ultima Cena. Al terzo livello sono le icone dei vari Apostoli, e al centro il Cristo Pantocratore. Al quarto livello sono sei medaglioni, con al centro il crocifisso con la Madre di Dio e S. Givanni Evangelista. Al quinto e ultimo livello le icone di Cristo risorto dai morti, e poi icone dei cherubini e 4 icone dell’imperatrice bizantina Elena e dell’imperatore Costantino.

Bodružal  49°21′09″N 21°42′28″E
Chiesa greco-cattolica di San Nicola, Chrám sv. Mikuláša
L’edificio composto di tre parti è stato eretto nel 1658, e l’intera area su cui sorge ha una recinzione in legno, e include il cimitero. Il tetto in scandole è sezionato e ha tre torrette, con piccole cupole a cipolla e croci di ferro. Negli interni sopravvivono resti di affreschi del XVIII° secolo. L’iconostasi e diverse icone sono della fine del XVIII° secolo, come il campanile, e lo stile è del tipo barocco-tradizionale. La chiesa è stata completamente restaurata tra il 1990 e il 2004.

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